La presenza dell'uomo, i celti e i romani.
La presenza dell'uomo nel territorio è documentata fin dal periodo eneolitico. A Esino i ritrovamenti archeologici sono particolarmente consistenti a partire dal V secolo a.C.
Il comitato di Lecco e l'arcivescovo signore
I Carolingi, seguiti nel dominio ai Longobardi, non mutarono l'ordinamento di questi, sostituendo solo i duchi sconfitti con conti franchi. Il feudalesimo raggiunse le sue forme più caratteristiche: semi deserte le città, insicure le strade, i castelli con le loro "corti" divennero i punti di dominio.
La Signoria (La guerra contro Venezia) - La dominazione spagnola
Nella prima metà del Quattrocento la politica di espansione di Venezia conduce a urti armati con Milano e il territorio del Lario Orientale ne è largamente interessato. Anche quando, morto l'ultimo Visconti, il ducato passa agli Sforza, la lotta continua.
Il risorgimento
Pur piccolo comune e allora assai povero, Esino partecipa ai movimenti risorgimentali.
I Longobardi
Caduto l'impero, dopo le dominazioni degli Eruli di Odoacre e dei Goti di Teodorico, i Bizantini conquistarono l'Italia con una guerra lunga e disastrosa. Subito dopo i Longobardi calarono dai passi del Friuli e nel 569 conquistarono Milano. Un contingente Bizantino, al comando del magister militum Francione, si arroccò sul Lario, nella speranza di una riscossa contro i Longobardi.
I liberi comuni - Guelfi e Ghibellini
Verso la fine del XII secolo, con il rafforzarsi delle classi produttrici si sviluppano i liberi comuni. Si costituisce la Comunità Generale della Valsassina, a cui Esino appartiene. Essa detta i suoi statuti, derivandoli dalle antiche consuetudini.
L'Austria
Il passaggio della Lombardia all'Austria, avvenuto agli inizi del 1700, riporta l'ordine: a poco a poco il territorio si riprende anche economicamente, raggiungendo nella seconda metà del secolo un discreto benessere.
Esino tra le due guerre
I caduti di Esino nella Prima guerra mondiale sono 23, 125 i combattenti, di cui 7 decorati al valore con quattro medaglie d'argento e tre di bronzo. Dopo la guerra, un'importante opera dà avvio alla trasformazione dell'economia locale da silvo-pastorale a turistica...
La presenza dell'uomo, i celti e i romani.
La presenza dell'uomo nel territorio è documentata fin dal periodo eneolitico. A Esino i ritrovamenti archeologici sono particolarmente consistenti a partire dal V secolo a.C.
I Longobardi
Caduto l'impero, dopo le dominazioni degli Eruli di Odoacre e dei Goti di Teodorico, i Bizantini conquistarono l'Italia con una guerra lunga e disastrosa. Subito dopo i Longobardi calarono dai passi del Friuli e nel 569 conquistarono Milano. Un contingente Bizantino, al comando del magister militum Francione, si arroccò sul Lario, nella speranza di una riscossa contro i Longobardi.
Il comitato di Lecco e l'arcivescovo signore
I Carolingi, seguiti nel dominio ai Longobardi, non mutarono l'ordinamento di questi, sostituendo solo i duchi sconfitti con conti franchi. Il feudalesimo raggiunse le sue forme più caratteristiche: semi deserte le città, insicure le strade, i castelli con le loro "corti" divennero i punti di dominio.
I liberi comuni - Guelfi e Ghibellini
Verso la fine del XII secolo, con il rafforzarsi delle classi produttrici si sviluppano i liberi comuni. Si costituisce la Comunità Generale della Valsassina, a cui Esino appartiene. Essa detta i suoi statuti, derivandoli dalle antiche consuetudini.
La Signoria (La guerra contro Venezia) - La dominazione spagnola
Nella prima metà del Quattrocento la politica di espansione di Venezia conduce a urti armati con Milano e il territorio del Lario Orientale ne è largamente interessato. Anche quando, morto l'ultimo Visconti, il ducato passa agli Sforza, la lotta continua.
L'Austria
Il passaggio della Lombardia all'Austria, avvenuto agli inizi del 1700, riporta l'ordine: a poco a poco il territorio si riprende anche economicamente, raggiungendo nella seconda metà del secolo un discreto benessere.
Il risorgimento
Pur piccolo comune e allora assai povero, Esino partecipa ai movimenti risorgimentali.
Esino tra le due guerre
I caduti di Esino nella Prima guerra mondiale sono 23, 125 i combattenti, di cui 7 decorati al valore con quattro medaglie d'argento e tre di bronzo. Dopo la guerra, un'importante opera dà avvio alla trasformazione dell'economia locale da silvo-pastorale a turistica...