La Signoria (La guerra contro Venezia) - La dominazione spagnola
La guerra si conclude nel 1454, dopo la riconquista della Rocca di Baiedo con il trattato di Lodi, a cui seguirono 50 anni di pace, durante i quali l'economia fiorisce e raggiunge grande sviluppo la produzione del ferro, cavato nell'Alto Varrone. Esino faceva parte della squadra dei monti, fornendo carbone tratto dal legname dei suoi boschi per i forni fusori della Valsassina.
Nei primi decenni del secolo XVI, il Lario orientale è corso dagli eserciti impegnati nella contesa tra Francia e Spagna. Un avventuriero, Gian Giacomo Medici, detto il Meneghino, tenta di costituirsi un principato sul Lario e con una flotta tiene a lungo in scacco le forze di Francesco II Sforza. Bellano viene saccheggiata e imperversa la carestia in ogni villaggio. Morto senza eredi il duca, il milanese passa agli spagnoli nel 1535. Seguono due secoli di progressivo decadimento: le carte valsassinesi e di Esino rivelano miseria, soprusi, ruberie e ingiustizie. L'unico bagliore di luce sono le due visite pastorali del Carlo Borromeo: S.Carlo sale a Esino nel 1565 e nel 1582; di lui si tramanda ancora il ricordo.
La peste del 1630 miete molte vittime in Valsassina; cinquanta nella sola Esino. Lungo il restante del secolo, poi, è un continuo stillicidio di morte per stenti e per fame. Nella seconda metà del 1600, nonostante gli antichi privilegi, la Valsassina diviene feudo camerale e, sempre osteggiati, per un secolo i conti Monti riscuotono le gabelle.
Fonte Wikipedia, nell'immagine: atto privato datato 1697, Archivio Pietro Pensa